Mal di testa? Si può migliorare senza ulteriore utilizzo di farmaci

Il trattamento manipolativo osteopatico è efficace sull’emicrania cronica. Lo studio, del gruppo italiano capitanato da Francesco Cerritelli, ha evidenziato come 8 trattamenti osteopatici nell’arco di 6 mesi riducano la frequenza, l’intensità e la disabilità derivate dall’emicrania.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25847552

Cerritelli, F., Ginevri, L., Messi G., et al. 2015. Clinical effectiveness of osteopathic treatment in chronic migraine: 3-Armed randomized controlled trial. Complement Ther Med. 23(2):149-56.

Dolore cronico: l’Osteopatia aiuta

Ben 12 milioni di donne occidentali soffrono di dolore cronico. Questi i dati forniti dallo studio condotto dall’Associazione internazionale per lo studio del dolore (Iasp) e riportati dal Corriere della Sera del 13 ottobre 2011 (leggi qui l’articolo) in una notizia del 13 ottobre a firma di Vera Martinella (Fondazione Veronesi), in cui si fa riferimento anche all’osteopatia tra le soluzioni possibili e accreditate alla soluzione del problema.

Il 39,6 per cento delle donne lo sperimenta nel proprio quotidiano, contro il 31 per cento degli uomini, con un sensibile aumento con l’avanzare dell’età (30,4 per cento prima dei 18 anni, 40,1 dopo i 65). Non rassicurano nemmeno i dati forniti da un’indagine italiana sull’osteoporosi a cura dell’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna e del Centro Studi Mundipharma che, su circa mille donne coinvolte, ha rilevato che sette su dieci patiscono un dolore cronico, in metà dei casi di forte intensità (48,9 per cento), ma solo l’11,5 per cento si dichiara soddisfatta delle terapie. Forse per il fatto che nel 59 per cento dei casi il dolore non viene misurato.

Dalla cefalea all’artrosi alla fibromialgia e osteoporosi; dalla lombalgia e lombo sciatalgia alle ernie, vasculopatie, crolli vertebrali, neuropatie periferiche e il dolore da cancro sono le patologie con sintomatologia dolorosa più diffuse e, proprio In Italia, tantissime sono le donne che soffrono “inutili” dolori, e che attraverso un trattamento corretto potrebbero evitarsi tanta sofferenza quotidiana. “Stime precise non ne esistono – scrive Vera Martinella sul Corriere – ma sono tantissime le donne italiane che convivono con il dolore cronico”.

L’osteopatia aiuta perché cerca la causa del dolore per cercare di risolvere il problema alla radice.

“Il dolore cronico – spiega al Corriere Micaela Huscher, specialista in Anestesia e Rianimazione agli Spedali Civili di Brescia – è una degenerazione di un campanello di allarme che ha il compito di avvertire che qualche cosa nel fisico non funziona”.

Il compito dell’osteopata è carpire ciò che non funziona nell’organismo.

fonte: www.tuttosteopatia.it

Applicazioni pratiche della terapia craniosacrale

Attraverso l’azione di riequilibrio del ritmo craniosacrale si ottengono benefici per tutto l’organismo, è particolarmente efficace in caso di stress.

Dalle intuizioni del dottor Sutherland, ormai datate a più di 100 anni fa, numerosi studiosi hanno proseguito l’esplorazione in questo nuovo campo della scienza medica. Solo da pochi anni le
ricerche scientifiche condotte dal medico americano John Upledger (USA), hanno permesso di approfondire la comprensione e raffinare la terapia, nel frattempo già progredita mediante la pratica
clinica. L’esito di tutto questo lavoro è la terapia craniosacrale che oggi viene pratica con successo negli USA e in alcuni paesi europei.
Il sistema craniosacrale è strettamente collegato ai seguenti sistemi o apparati, che influenza e da cui viene a sua volta influenzato:

  • sistema nervoso;
  • apparato locomotore;
  • sistema circolatorio;
  • sistema linfatico;
  • sistema endocrino;
  • apparato respiratorio.

Quindi, la presenza di anomalie di tipo strutturale o funzionale in uno qualsiasi di questi sistemi può influenzare il sistema craniosacrale e viceversa. Di conseguenza, normalizzandolo si
interviene di fatto su tutto l’organismo umano. Gli effetti residui di ferite o traumi fisici ed emotivi possono essere superati grazie all’azione di queste tecniche dolci e non invasive. Grazie ad esse,
si attivano i naturali processi di autoguarigione in uno stato di profondo rilassamento, di comprensione e consapevolezza.

L’azione di riequilibrio del ritmo craniosacrale favorisce un intervento ad ampio spettro ed è applicabile a tutti, dai neonati agli anziani. E’ molto efficace in caso di stress, per il
quale sarebbe inutile sottoporsi a un lavoro di distensione muscolare, quando il tessuto sottostante resta teso. Agendo in profondità sul tessuto connettivo e sull’attività del
sistema nervoso centrale, la terapia craniosacrale consente alle persone di raggiungere un profondo rilassamento, che parte dall’interno del proprio corpo.

Si considerano specifiche aree di applicazione della terapia craniosacrale tutti i disturbi causati dallo stress, le depressioni, l’insonnia, le cefalee, i problemi di vista, udito e
di malocclusione dentale, le sinusiti, i disturbi digestivi, mestruali e della menopausa, le artriti e le lombosciatalgie, i problemi posturali e di concentrazione; facilita la preparazione al
parto e supporta il periodo post-partum. Inoltre, favorisce la liberazione di processi emotivi trattenuti nel tempo e responsabili di stati d’ansia o di variazioni dell’umore. Infine, poiché
la terapia craniosacrale agisce direttamente sul liquido cefalorachidiano, detto anche liquor, rinforza il sistema immunitario, favorisce i meccanismi di difesa e prevenzione e
contribuisce al mantenimento di un equilibrato stato psicofisico dell’intera persona.

fonte: www.lifegate.it